Marx Hazard e le conseguenze del film blasfemo
In questo episodio Marx Hazard, dopo aver trangugiato un frappé a base di fissaggio aromatizzato al tamarindo, viene assorbito da un vortice spazio-temporale che lo proietta in un vicino futuro in cui Cristianesimo e Islam sono stati surclassati e soppiantati a livello mondiale dalla nuova grande religione monoteista, il Padanesimo.
Come già Gesù Cristo coi Vangeli e Maometto col Corano, messia e profeta di questa nuova religione è Renzo Bossi detto la "mistica trota" col nuovo libro sacro, un Album di figurine Panini annotato di suo pugno con commenti da bar a margine delle sacre icone dei calciatori degli anni Novanta. Tra le prescrizioni della nuova religione ultraconservatrice c’è ad esempio che gli uomini debbano mostrarsi in pubblico sempre con il volto completamente coperto dal velo e che le donne debbano portare la barba lunga (la maggior parte delle donne usa allo scopo una barba posticcia ma fra le donne VIP l’intervento di chirurgia plastica più in voga al momento è divenuto l’innesto sul volto di una vera barba lunga). Il principale rituale della religione Padanesima consiste nel ritrovo dei fedeli lungo gli argini del fiume Po per ballare la salsa portoricana sulle note di antichi salmi celtici guardando spezzoni di antichi film di Tinto Brass (in tutte le principali città del mondo è stato infatti ricostruito un tratto di Po artificiale con tanto di copia del ponte fra Pontelagoscuro e S. Maria Maddalena sulle cui sponde i fedeli possono radunarsi per ballare la salsa).
Orbene, nei giorni in cui Marx Hazard si ritrova proiettato, tutto il mondo è in subbuglio, agitato dalle reazioni indignate che ha suscitato la proiezione di un film ritenuto blasfemo sulla vita del profeta Renzo Bossi. Tale film, realizzato dal regista italiano fanatico integralista cristiano-islamico Roberto Benigni, rappresenta infatti un giovane Renzo Bossi che a scuola declama interi canti della Divina Commedia a memoria e che addirittura poi commenta con frasi di senso compiuto in lingua italiana sintatticamente corretta. In tale film il giovane Bossi durante un interrogazione parlerebbe persino di un tal Celestino V come di colui che fece il "gran rifiuto", mentre anche i bambini in tutto il mondo sanno che l'artefice del "gran rifiuto" fu Joseph Ratzinger che, convertitosi al Padanesimo folgorato su una via del Bergamasco dalle foto del profeta Renzo Bossi ignudo sulla copertina de L’Espresso, abbandonò il soglio pontificio per tornare a piedi in Germania dove intraprese una nuova carriera di allenatore della nazionale di calcio tedesca nel corso della quale si rifiutò sempre, appunto, di far giocare in prima squadra Mario Balotelli che nel frattempo aveva preso la cittadinanza tedesca potendo dimostrare di essere pronipote di un famoso gerarca nazista.
Con le folle aizzate dalla maledizione scagliata dal vescovo Padanista di Kabul Matteo Renzi, le sommosse popolari che in tutto il mondo sono seguite alla diffusione del film, dichiarato blasfemo e pesantemente lesivo della dignità del profeta, hanno come obiettivo le ambasciate d’Italia nelle principali capitali, che vengono assediate da folle inferocite assetante del sangue del rappresentante della nazione che ha la colpa di aver dato i natali al regista infedele. Marx Hazard escogita quindi un piano machiavellico per salvare tutti gli ambasciatori d’Italia nel mondo. Tale piano prevede di introdursi nottetempo nelle ambasciate con il proprio Apecar blindato e camuffato da carro funebre col quale, dopo averlo narcotizzato con un mp3 di Gigi D’Alessio, caricare l’ambasciatore nascosto all’interno di una cassa da morto in pregiato mogano per trasportarlo di soppiatto all’interno del negozio Ikea più vicino e metterlo così in salvo. E’ noto infatti come la religione Padanesima consideri il legno un materiale impuro e pertanto nessun fedele oserebbe mai toccare una cassa in mogano né tantomeno avvicinarsi a meno di cento metri da un negozio Ikea.
Marx Hazard non ha però fatto i conti col fatto che anche gli ambasciatori italiani sono in realtà tutti Padanisti praticanti e, pertanto, non apprezzano molto di essere stati trasportati dentro una cassa in mogano e di ritrovarsi all’interno dell’Ikea. Quindi, utilizzando l’oggetto non di legno più contundente che riescono a trovare nel magazzino self-service dell'Ikea (n.d.r. immancabilmente si tratta sempre dello sportello 220x80x3cm in ghisa sferoidale del forno Krematorr a pag. 3427 del catalogo) finiscono sempre per riempire di botte il malcapitato supereroe che non ha altra alternativa che darsela a gambe (non prima di essersi scolato la provvidenziale boccetta di sviluppo che porta sempre con sé per poter riuscire a correre nonostante le fratture multiple)... Marx Hazard non riscuote nemmeno la gratitudine di molti degli ambasciatori da lui così "salvati", che hanno saputo approfittare dell’occasione per riabilitarsi agli occhi dei teologi Padanisti dando fuoco all’Ikea al cui interno si sono loro malgrado trovati e rientrare in ambasciata giusto in tempo per la rituale cena elegante con annesso torneo di bunga bunga acrobatico.
21/09/2012 -- Fazz